
MACARON LIQUIRIZIA E LEMON CURD, LIMONE E CIOCCOLATO FONDENTE AL CARDAMOMO
SFIDA N.62 MTC : IL MACARON!!! Quando Ilaria del blog “Soffici”, ovvero la vincitrice della sfida n. 61 con il suo super tiramisù, ha lanciato la ricetta di questo mese, non sapevo se essere felice o piangere!
Felice perché non era la prima volta che provavo a fare i macarons : la mia ricetta alle clementine e cioccolato fondente potete trovarla cliccando qui.
Ma appena letto il post della sfida di gennaio, ho capito che non era poi così semplice. La difficoltà stava nel dover proporre due macarons dolci o due salati lavorando “su base 4” dove i due gusti del primo macaron, dovevano sposarsi bene anche con i due gusti del secondo. Ecco, qui mi è partito un “Te possino Ilaria!!!” , e da qui la fase di studio, ossia “eh mo’?!!? Che faccio!??!”
Il mio primo macaron lo assai a Parigi, in una di quelle “boutique” di dolci che solo in Francia possiamo trovare, ero approdata nel negozio di Laduree! La vetrina era un tripudio di colori, ero felice come una bambina al Luna Park, la tentazione di sedersi lì per ore e restare ad assaggiarli tutti era davvero forte, se non fosse stato che con me avevo mio marito, il quale lontanissimo dal poter comprendere la mia gioia, mi ha letteralmente strappata via da quel mondo fantastico. Feci solo in tempo a prenderne due mega confezioni : una che ingurgitai prontamente passeggiando per le vie di Montmartre e una che non so come, riuscii a portare indenne in dono a mia sorella.
Tornando alla sfida MTChallenge n.62, per cercare i 4 gusti che si “sposavano” bene tra loro, sono partita dal limone, dal limone alla liquirizia il passo è stato immediato, per poi approdare al cioccolato fondente e cardamomo. Da qui ho deciso di proporre le mie due varianti : il primo alla liquirizia e ripieno di lemon curd, il secondo al limone e vaniglia con ripieno di cioccolato fondente al cardamomo.
con questa ricetta partecipo alla sfida MTChallenge n.62
MACARON LIQUIRIZIA E LEMON CURD, LIMONE E CIOCCOLATO FONDENTE AL CARDAMOMO
Di seguito la spiegazione e la ricetta dei macarons direttamente dal blog di Ilaria Tallimani , Soffici :
Prima di iniziare occorre fissare alcuni punti chiave
- ALBUMI: gli albumi devono essere “vecchi” di almeno 3 giorni, addirittura Hermè parla di una settimana. Divideteli già in due ciotole, ricoperti con la pellicola su cui inciderete dei piccoli tagli. E riponeteli in frigorifero. Durante il periodo di riposo gli albumi perdono la loro elasticità, sarà quindi più facile montarli senza il rischio che diventino granulosi. Inoltre non ci saranno problemi di batteri in quanto, comunque, verranno cotti in forno ad alta temperatura.
- TPT (tant pour tant): ovvero uguale quantità di farina di mandorle e zucchero al velo. Consiglio di comprare direttamente la farina di mandorle e scegliere il tipo più fine. Passatela poi al mixer con lo zucchero al velo e setacciate (anche due volte se ritenete) usando un colino fine. Questo passaggio non va trascurato in quanto permette di ottenere una pasta fine e così avrete dei gusci lisci e brillanti. Potete realizzare il TPT in anticipo, e conservarlo in un contenitore ermetico, in un ambiente asciutto, al massimo per una settimana.
- TEMPLATE: soprattutto per chi li fa per la prima volta e non ha ancora la manualità necessaria è opportuno seguire un template, oppure utilizzare l’apposito tappetino in silicone per avere una forma perfetta e uguale per tutti i macaron. Sinceramente non amo particolarmente la resa della cottura sul tappetino e preferisco utilizzare la carta da forno.
Prendete un foglio di carta da forno grande quanto le vostre teglie o placche. Utilizzando una matita e il retro di una bocchetta o un bicchierino (non superate mai il diametro di 3,5 cm) create una serie di file di cerchietti distanziati circa 2 cm gli uni dagli altri.
A questo punto potete appoggiare il foglio sulla teglia e ricoprirlo con un nuovo foglio di carta da forno oppure girarlo e utilizzarlo al contrario in modo da non venire direttamente a contatto con la matita.
- ATTREZZATURA: preparatevi già l’attrezzatura necessaria, che in realtà è poca roba, in modo da non dover lasciare troppo l’impasto in attesa. Vi occorrerà: un mixer, un setaccio, una frusta elettrica (meglio se avete la planetaria), un termometro, spatole in silicone, sac à poche e bocchette (8-10-11mm), teglie e carta da forno.
- COLORANTE: Il pregio dei macarons è la nota di colori vivaci che attraggono subito lo sguardo, quando fanno bella mostra di se nelle vetrine delle pasticcerie.
Ci sono due momenti in cui si può aggiungere il colorante all’ impasto: aggiungendolo agli albumi prima di versarli nell’impasto di mandorle (TPT) oppure alla meringa italiana prima del macaronage.
- MERINGA ALL’ITALIANA e MERINGA ALLA FRANCESE: la meringa francese è più semplice da realizzare in quanto non richiede una cottura precisa dello zucchero. Tuttavia la realizzazione dei gusci di macaron necessita di maggiore attenzione. Poiché lo zucchero è incorporato “a freddo” la struttura degli albumi è più umida e aerata e quindi è più difficile incorporare una grande quantità di TPT senza far afflosciare la meringa. Si rischia così di ottenere una pasta troppo liquida o al contrario grumosa. Il tempo di croutage si allunga. Una volta cotto, il macaron è più friabile, la colorazione e la finitura sono meno precisi. Mentre la meringa italiana è più complessa nella realizzazione,ma assicura una pasta più liscia. Poiché lo zucchero viene incorporato sotto forma di sciroppo, si amalgama bene all’interno dell’albume e avvolge le bolle d’aria come una pellicola, mantenendo la coesione della montata e rendendo la meringa più liscia e più brillante. Essendo più densa, la meringa italiana si incorpora più facilmente alla pasta di mandorle. Permette di cuocere i macaron ad una temperatura più bassa, preservandone il colore e la brillantezza.
- COTTURA: la cottura suggerita dai pasticceri è quella ventilata (con più teglie), a me personalmente non sono mai venuti bene perché coloriscono troppo facilmente e seccano. Preferisco il forno statico, una teglia alla volta. Il trucco di inserire 3 teglie sovrapposte nel forno, a mio avviso non aggiunge nessun particolare miglioramento al risultato finale.
- FARCITURA: la farcitura è l’elemento fondamentale del macaron, può essere una ganache esaltata da una spezia, un aroma o un’infusione, oppure una crema (al burro, mousseline, chantilly), un curd o semplicemente una confettura o gelatina di frutta. Può essere doppia (ganache+crema, per esempio) o contenere degli inserimenti di frutta o gelatina.
- RIPOSO: una volta farciti, i macarons devono riposare almeno 24 ore in frigorifero. In questo modo l’umidità dell’ambiente e della farcia infonderanno profumo e gusto ai gusci, esaltandone la consistenza. Il giorno dopo i macarons avranno la consistenza perfetta, croccanti ma morbidi e fondenti all’assaggio. Lasciateli a temperatura ambiente per 2 ore prima di servirli.
- PERSONALIZZAZIONE: Potete personalizzare i macarons secondo la vostra fantasia. A partire dall’aromatizzazione dei gusci (aggiungendo qualche goccia di essenza o estratto che però si sposino con il sapore della mandorla di base). Esistono decorazioni che si possono fare sui gusci da cotti, vedi filamenti di cioccolato, foglie d’oro, brillantini o iridescenze. Oppure altre che si devono obbligatoriamente eseguire prima della cottura: polvere di stelle, panatura, perline, zuccheri colorati o aromatizzati.
Ricetta di Pierre Hermé (per circa 32-35 macarons)
INGREDIENTI :
- 150 g zucchero al velo
- 150 g farina di mandorle
- 110 g albumi vecchi (almeno 3 giorni) – divisi in due ciotole da 55 g l’una
- 150 g zucchero semolato
- 50 ml di acqua
PS. gli ingredienti di cui sopra saranno necessari per un solo un gusto di macaron, per entrambi le varianti raddoppiare le dosi.
Inoltre per i macaron alla liquirizia alla base di cui sopra ho aggiunto:
- 2 g di polvere di liquirizia ( se non la trovate basterà frullare della liquirizia pura)
- colorante in gel viola ( se non trovate il viola mescolate in parti uguali il rosso e l’azzurro, otterrete il viola)
- lemon curd per il ripieno ( vedi ricetta sotto)
Per i macarons al limone ho aggiunto :
- i semi di una bacca di vaniglia,
- la scorza grattugiata di un limone biologico
- ganache fondente e cardamomo ( vedi ricetta sotto)
PROCEDIMENTO :


Le temperature e i tempi di cottura sono assolutamente indicativi e dipendono dal proprio forno.
Staccate i macarons lentamente dal foglio di carta forno e con l’indice create un piccolo avvallamento che permetterà una farcitura più abbondante. Lasciate i gusci con la parte “piatta” rivolta verso l’alto.

- 120 g di burro
- 150 g di zucchero a velo
- 36 g di uova
- 36 g di succo di limone
- 12 g di tuorli
- la scorza di un limone biologiche.

RICETTA PER LA GANACHE AL CIOCCOLATO FONDENTE E CARDAMOMO:
- 150 g di cioccolato fondente
- 6 g di cardamomo in polvere,
- 100 g di panna fresca liquida intera.
PROCEDIMENTO : In un pentolino mettete il cioccolato fondente a pezzi e la panna, mescolate e lasciate sciogliere il tutto, unite il cardamomo e amalgamate bene, spegnete il fuoco. Fate raffreddare. Potete prepararla anche il giorno prima in modo da rapprendersi bene!
Ora che avete preparato sia i macarons che le creme, mettete queste ultime in due sac- a- poche differenti e farcite : i macarons alla liquirizia con il lemon curd, i macaron al limone e vaniglia con la ganache di cioccolato fondente e cardamomo.
Se volete decorarli come me, prendete un pennellino e del colorante in gel e tracciate delle righe astratte! Riponete in frigo per 24 ore e ……..Bon Appetit !

Katia Zanghì
16 Gennaio 2017 at 17:07Bellissimi!
Tamara
16 Gennaio 2017 at 17:36Grazie Katia!
Flavia (Elisa Baker)
16 Gennaio 2017 at 19:16Prossima volta vieni al raduno eh!
Patrizia
17 Gennaio 2017 at 12:15Fantastici, ipnotici!! Brava, che dire più guardo i vostri macarons, più sto pensando di desistere…. 😀 Un bascione
Tamara
17 Gennaio 2017 at 14:27Grazie tante Patty!!! Non desistereeeee!!! Vai… lanciati nella sfida!!!! 😉
Anna Laura
18 Gennaio 2017 at 15:48Limone, liquirizia e cardamomo: tra i miei gusti preferiti. Ritrovarli insieme mi fa apprezzare ancora di più le tue… opere d’arte! Bravissima.
Tamara
19 Gennaio 2017 at 11:31Grazie Anna Laura! Un abbraccio!
Gaia
18 Gennaio 2017 at 23:33Complimenti Cinci!
L’abbinamento loquirizia è sempre difficile da fare, ma questo mi piace proprio. E siccome ho ancora un po’ di farina di mandorle, chissà che non ci provi a ricopiarti!!
baci
Tamara
19 Gennaio 2017 at 11:31Ciao bellezza! Grazie tante!! Un abbraccio!
Ilaria Talimani
19 Gennaio 2017 at 14:53Anche io ho assaggiato i miei primi macaron alla liquirizia a Parigi da Hermé, e pur non facendomi impazzire il gusto della liquirizia li ho trovati sublimi e straordinariamente equilibrati. E’ molto interessante il tuo abbinamento al limone (curd), così come quello di limone e cioccolato (che conosco e apprezzo) anche se non riesco ad immaginarmici il cardamomo. Devo dire che mai come in questa sfida mi dispiace che gli assaggi siano solo virtuali. Mi piacerebbe proprio provare a gustare questi tuoi macaron, E aggiungo che trovo molto carine le tue decorazioni, mi piace quella pennellata di astratto.
Tamara
19 Gennaio 2017 at 15:15Grazie Ilaria! Un abbraccio! 🙂
alessandra
19 Gennaio 2017 at 16:30Da amante della liquerizia e da moglie del lemon curd, non riesco ad mmaginarli assieme: sono due sapori molto connotati e cosi, di primo acchito, temo che non si armonizzino bene. Ma concordo con Ilaria, che bisognerebbe assaggiare. Anche perche’ l’aspetto invoglia, non sai quanto…
Tamara
22 Gennaio 2017 at 15:44Ciao Ale, sono sincera…sai cosa mi ha ispirato questo connubio? Non so come c’ho pensato, ma partendo dalla liquirizia mi sono ricordata di un ghiacciolo che mangio sempre in estate, non so il nome ma ha lo stecco di pura liquirizia e sopra un ghiacciolo al limone! E’ l’unico ghiacciolo che amo mangiare, e da lì mi sono ricordata che liquirizia e limone mi piacevano da matti! ….Il resto…è tutto nei miei macarons! Un abbraccio! 😉
Lou
22 Gennaio 2017 at 15:38Beh, con me se metti la liquirizia hai già vinto…aggiungici il britannicissimo lemon curd e bam! fantastica!
e guarda un poco che collarino bondage ti è uscito!
bravissima Tamara, e in bocca al éupo per la sfida 😉
Tamara
22 Gennaio 2017 at 15:41Ma grazieeee!!! Un abbraccio!!
Aylin - Una Famiglia in Cucina
23 Gennaio 2017 at 18:00Se leggo “liquirizia” non posso far altro che rispondere PRESENTE!
Sono meravigliosi!
Tamara
23 Gennaio 2017 at 18:03Ti ringrazio cara! Un abbraccio!
Cinzia Donadini
26 Gennaio 2017 at 22:03Anche per me il limone e la liquirizia sono un matrimonio perfetto
Fantastici!
Paola
29 Gennaio 2017 at 6:38Appena li ho visti mi sono detta che abbiamo pensato più o meno gli stessi sapori 🙂 abbiamo i macarons fratelli e che coppia di fratelli 🙂 devo dire che ne amo anche i colori dei tuoi macaron, quello violetto soprattutto 🙂